venerdì 15 agosto 2014

La SACERDOTESSA e l'opera d'arte in ciascuno di noi (ispirato al blog di Sasha Graham)

Segnalo un post  "magico" di Sasha Graham, molto più che profondo, che suggerisce come ciascuno di noi possa essere arricchito dall'esperienza dell'archetipo della Papessa/Sacerdotessa:

http://tarotdiva.wordpress.com/2014/04/03/integrating-the-high-priestess-tarot-card-in-your-life/
 
Nel suo articolo Sasha ci spiega come la sacerdotessa rappresenti l'intuizione, la conoscenza delle leggi naturali e la potente forza "nascosta" che ogni donna porta (consapevolmente o inconsapevolmente) dentro se stessa.  Si tratta di ciò che la collega ai cicli della luna e delle maree, al flusso dell'energia vitale e universale, di quel che rende ogni donna "magica".

Personalmente, mi richiama anche a "quel che non ha governo, nè mai ce l'avra", come nella canzone di Chico Buarque de Hollanda" (resa ancora più magica dalla bellissima voce di Fiorella Mannoia, che l'ha cantata con Ivano Fosssati).

Ah Che Sarà


La Sacerdotessa, così come la forza creatrice delle donne - ci ricorda Sasha - sta tra l'invisibile e il visibile, il "non ancora manifestato" e ciò che esiste: ecco la potenza creativa.

Non solo. Sasha sottolinea che la vera abilità della Sacerdotessa sta nel combinare il noto con l'ignoto: si tratta di una capacità che noi, consapevoli o no, esercitiamo ogni giorno!

Continua il post: non è forse questo, per esempio, che rende un innamoramento così eccitante? Il mescolare il noto (io) all'ignoto (l'altro/a)? Scoprire l'ignoto?

Integrando nella nostra vita quel che ancora non si conosce o non si vede, scartando, selenzionando o inglobando nuovi elementi e conoscenze a modo nostro, costruiamo, ogni giorno di più, quello che rende la nostra speciale "miscela" unica tra sette miliardi di persone.

Spesso ci viene inviato il messaggio che ciò che ignoto o diverso è inaccettabile.  In realtà, più siamo in grado di integrare il c.d. "altro da sè" e più siamo in grado di conoscere noi stessi.

Conclude Sasha: "in fondo non è proprio l'essenza della vita che è costituita da continue collisioni/integrazioni tra il visibile e l'invisibile (noto/ignoto)"?

Ed è l'essenza della creatività che fa mettere insieme cose o elementi tra di loro apparentemente incompatibili per dare alla luce un'opera d'arte, capace di emozionare o far vedere a tutti qualcosa di nuovo che prima non si riusciva ancora a vedere (come  in una bellissima poesia di Emily Dickinson).

Celebriamo dunque la Sacerdotessa che è in noi e rendiamo la nostra vita sempre più un'opera d'arte, cercando di fare sempre più attenzione all'ignoto e al non visibile che possiamo attrarre ed elaborare preziosamente nella nostra vita!

Nessun commento:

Posta un commento