mercoledì 23 aprile 2014

IL MATTO


Il Matto, nei Tarocchi, corrisponde solitamente al numero 0, e rappresenta l’anima allo stadio infantile, innocente; è spontanea, pronta a lanciarsi verso la Vita, verso una nuova avventura; è incosciente,  senza la paura di fallire o di cadere, il senso dei rischi e dei pericoli.

Vi ricordate Forrest Gump e tutte le sue epiche imprese compiute nella totale purezza e fiducia nella vita anche a dispetto di tutto quel che avrebbe potuto indurlo pesantemente a non credere in se stesso?

o…  la casa in Via Dei matti n. 0 di Vinicious de Moraes cantata da Sergio Endrigo?


Il Matto ci insegna anche a mantenere un certo stato di innocenza e di libertà, anche se possiamo avere avuto esperienze nella vita che potrebbero condizionarci.

La libertà di andare avanti, evolverci, di credere in noi, a dispetto di tutto quanto possa essere già successo nella nostra vita che potrebbe scoraggiarci.

Che è po’ quello che ci invitano a fare i Fleetwood Mac quando cantano “Don’t stop thinking about Tomorrow

Lo stato naturale del Matto è la felicitàIl Matto va incontro alla Vita leggero e felice, come nella canzone di Pharrell Williams, Happy

Happy - Pharrell Williams

Sapere integrare la qualità del Matto è quel che ci serve per iniziare processi sempre nuovi nella nostra Vita e contribuire, allo stesso tempo, all’evoluzione dell’Universo:  esprimere i nostri talenti in maniera sempre nuova, non tenerli per noi, lasciarli fiorire e scambiarli con il resto del mondo. E’ quel che ci ha invitato a fare Steve Jobs con il motto “Stay hungry, stay foolish” e con il suo moderno “elogio alla pazzia”:  … those people who are crazy enough that they can change the world are the ones that actually do it” (coloro che sono pazzi abbastanza da pensare di poter cambiare il mondo, sono quelli che alla fine ci riescono). Da qui lo slogan prescelto da Steve Jobs per la sua azienda:  “Think different … and move the world toward” (pensa in maniera differente e fai avanzare il mondo)

Steve Jobs - The Crazy Ones

E, avendolo citato, non trascuro di certo l’originale elogio alla follia, quello di Erasmo da Rotterdam

In una lettura per noi stessi, di fronte al Matto ci si potrebbe domandare:
come ho bisogno di integrare la sua energia per questa situazione?
In che modo ho bisogno ora di esprimere fiducia nella vita, nelle mie capacità, senza essere condizionato da tutto ciò che è successo fino ad oggi?
Come posso essere creativo, innocente, spontaneo in questo contesto?

Come tutti i simboli e gli archetipi, una energia può essere vissuta positivamente, come quando, per esempio, riusciamo ad avere la testa libera e a creare qualcosa di nuovo, ad essere pronti per un nuovo ciclo, un nuovo inizio nella nostra vita.

Alle volte, però l’energia è squilibrata, capita allora che la mancanza di coscienza e di consapevolezza di un pericolo possa esporci effettivamente ad un rischio.  In una lettura, perciò,  le carte potrebbero anche, talvolta, metterci in guardia in questo senso




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