lunedì 29 settembre 2014

ANCORA SULLA DISCESA: IL 4 DI COPPE ROVESCIATO E LE DONNE CHE CORRONO COI LUPI



Carta della Settimana: 4 di Coppe rovesciato

Restiamo nel regno delle Coppe/Acqua 
http://witchinviareggio.blogspot.it/2014/09/asso-di-coppe.html 
Questa carta mi dà il modo di approfondire il significato della Discesa iniziata attraversando l’Equinozio d’autunno

Personalmente, sto iniziando la discesa verso la parte oscura dell’anno  accompagnata da tutta la dolcezza della venusiana Bilancia, in queste splendide giornate di settembre (almeno qui a Viareggio).

Così, mi sto accostando al regno sotterraneo e, meglio ancora, subacqueo, della Sacerdotessa (che tiene i piedi nel Regno dell’Acqua, dove sono custoditi i suoi poteri e i suoi misteri) con delle lunghissime e rilassanti nuotate in un’acqua resa tiepida dall’estate, sotto un sole che non aggredisce più.

Come ho già annotato altre volte, la Sacerdotessa rappresenta la parte “nascosta”, la sapienza femminile intuitiva, la fase di germinazione e di incubazione che non si vede, che opera quasi “misteriosamente” (soprattutto dal punto di vista di una cultura prevalentemente maschile), lascia germogliare la vita nel proprio grembo, sotto la terra, in armonia con il ciclo Vita-Morte-Vita delle stagioni e delle fasi lunari. La Sacerdotessa è anche la donna che ha vissuto mille e mille anni e raccoglie tutta la saggezza di tutte le donne del mondo.

Tra le facoltà della Sacerdotessa l’elemento Coppe/Acqua sottolinea le facoltà dell’immaginazione, della creatività dell’intuizione, della capacità di accogliere, anche passivamente (l’elemento Yin nella cultura cinese).

Il numero 4 rappresenta la solidità, la stabilità e la fermezza.

Potete ben capire che, con il 4 di Coppe, il tentativo di “fermare l’Acqua” può essere uno dei meno riusciti: l’acqua, quando si ferma, quasi sempre, ristagna.

Così, il 4 di Coppe spesso può rappresentare una fase in cui l’immaginazione “gira a vuoto” o, peggio ancora, può simboleggiare l’apatia o la depressione.

Dirò di più. Spesso le donne cadono in depressione quando non riescono ad esprimere la loro parte istintiva e, in generale, la facoltà tipiche della Sacerdotessa che ben può ritrovarsi nell’archetipo della Donna Selvaggia di cui parla, incantandoci Clarissa Pinkola Estés, in quella meraviglia di libro che è “Donne che corrono coi lupi”.

E’ l’archetipo della natura saggia e sapiente delle donna, che ci fa tenere l’istinto ben attivato (quello che ci salva la vita, ci fa riconoscere chi ci tratta bene e chi male e ci mette  in guardia contro i  pericoli incipienti).

Come spiega Pinkola Estés, “quando perdiamo contatto con la psiche istintiva, viviamo in uno stato prossimo alla distruzione;  a immagini e poteri naturali per il femminino non è consentito il pieno sviluppo. Quando una donna è staccata dalla sua parte essenziale, risulta sterilizzata, e i suoi istinti e i suoi cicli naturali di vita vanno perduti, soggiogati dalla cultura, o dall’intelletto o dall’io, proprio o altrui”.

Inutile dire che il contesto sociale e culturale in cui viviamo non favorisce certo il rispetto e lo sviluppo della parte più vitale e istintiva delle donna.

Ora, ci sono buone notizie.

Come ci insegna Pinkola Estés, possiamo rigenerare la Sacerdotessa che è in noi e il suo istinto, per vivere finalmente una vita piena, in armonia con i nostri cicli.

Come? Andando a visitare la Donna Selvaggia/ Sacerdotessa, compiendo la Discesa, come Persefone, andando, finalmente, sottacqua a recuperare i nostri tesori, giù, in profondità.  Passando dal portale dell’Equinozio d’Autunno.

E ricordatevi che Plutone, il dio dell’Ade che rapì Persefone, era anche il dio della ricchezza: si torna sempre dal regno delle ombre con qualche dono prezioso!

Tornando al 4 di Coppe Rovesciato (dunque il significato della carta funziona al contrario o comunque in maniera anomala) il messaggio è chiaro:  è tempo di fare fluire la nostra Acqua, il nostro Yin, di muoverci anziché stagnare e di tuffarci nel regno subacqueo della Sacerdotessa per recuperare i nostri istinti e la nostra integrità.

Così in primavera riemergeremo portando fiori e frutti.

E’ la promessa di un’iniziazione benefica, di un viaggio interiore nella metà “oscura” dell’anno, per riemergere piene di potere e forti dei nostri istinti a primavera.

Ognuna di noi ha i suoi canali per raggiungere il mondo sotterraneo/subacqueo della Donna Selvaggia: può essere la cura con le fiabe di Clarissa Pinkola Estés, lo studio dei Tarocchi ed il lavoro con i loro simboli e archetipi,  la meditazione, il tai chi, la maglia, il canto, la danza, cucinare marmellate …

Ognuna sa, dentro di sé, qual è la strada che le può far risuonare meglio questo lato così antico e genuino, questo nucleo fondamentale del proprio potere.

Non facciamo, dunque ristagnare la nostra Acqua, affrontiamo la Discesa e andiamo incontro alla Donna Selvaggia!


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venerdì 26 settembre 2014

EQUINOZIO DI AUTUNNO, IL SEGNO DELLA BILANCIA, L’ARCANO DELLA GIUSTIZIA E LA DISCESA



Abbiamo appena passato l’equinozio d’autunno, entrando nel segno della Bilancia.

Con l’equinozio (lo dice la parola stessa), le ore di luce della notte sono uguali a quelle del giorno.

La Bilancia, rappresenta proprio questo equilibrio, che diventa vera e propria armonia sotto la guida di Venere.

Nei Tarocchi possiamo ritrovare questo simbolo nella carta della Giustizia.

Nella particolare versione della Giustizia  di Alexandra Genetti (Wheel of Change Tarot), troviamo poi un’immagine che secondo me descrive proprio perfettamente la Giustizia “armonica” e venusina associabile alla Bilancia, partendo dall’idea dell’equilibrio tra i quattro elementi Terra, Acqua, Aria e Fuoco (in questo caso, per Alexandra Genetti, il sole che splende, ovvero “the Sunshine”).


Detto questo,  dobbiamo poi considerare anche che, nell’anno,  gli equinozi sono due.

Mentre con l’equinozio di primavera la luce aumenta andando incontro al solstizio d’estate (il giorno più lungo dell’anno),  con l’equinozio di autunno le ore di luce iniziano a diminuire fino a raggiungere il giorno più corto dell’anno, il solstizio di inverno.
Insomma, andiamo verso l’oscurità.
 Non a caso in questo periodo si celebravano i Misteri Eleusini, collegati al mito di Persefone.
Persefone era la figlia di Zeus e di Demetra, la dea dell’agricoltura e della fertilità, a cui si devono i raccolti.
Persefone venne rapita da Plutone, il dio degli inferi e per la disperazione, Demetra non fece più fiorire e raccogliere messi, provocando un lungo, interminabile inverno.
Zeus andò a negoziare con Plutone e il risultato fu che Persefone avrebbe trascorso sei mesi nel regno dell’oltretomba, con Plutone, e sei mesi con la madre, che fece riprese a far fiorire le piante e a maturare il grano in primavera ed estate, in presenza di Persefone. Da qui la nascita delle stagioni.
Già tra i sumeri c’era un mito molto simile: quello della discesa agli Inferi di Inanna.
E’ il ciclo vita (estate) – morte (autunno e inverno) – rinascita (primavera)
Con l’equinozio d’autunno attraversiamo la porta che porta nell’oltretomba, nel buio.
Il seme è sottoterra, non si vede ora, ma rifiorirà.
Accogliamo questa parte dell’anno che ci porta verso il buio, scendiamo nel nostro regno sotterraneo, certe che rifioriremo in primavera.
Scendiamo nel regno della Sacerdotessa: la nostra parte più intuitiva e anche quella “misteriosa”, che muove e incuba sotterraneamente, senza che sia visibile all’esterno. 


Onoriamo il bisogno di armonia della Bilancia, accettando, insieme alla luce, le ombre e la nostra parte sotterranea. 
Andiamo a scoprirla, con amore e delicatezza.
Curiamo il nostro inverno.

Per saperne di più sull'equinozio d'autunno, noto anche come  Mabon, vi suggerisco un passaggio sul bel sito "Le Strie"

http://www.strie.it/ruota_equiautunno.html 

#tarocchi, #equinoziodautunno, #bilancia,#persefone,#cartadellagiustizia, #misterieleusini, #sacerdotessa, #Mabon

lunedì 22 settembre 2014

COPPE, IL POTERE DELL'IMMAGINAZIONE E IL SURREALISMO DI ANDRE' BRETON

A proposito dell'elemento Coppe/Acqua che, tra le altre cose, ci rimanda al potere dell'immaginazione, ecco uno splendido contributo RAI sul surrealismo ed Andrè Breton: un invito a liberare le vostre menti e a riappropriarvi dei vostri sogni e del vostro inconscio, anche senza il permesso di Freud (o del partito).
 Postilla: che bello quando la RAI nutriva i nostri cervelli e cercava di stimolarci a diventare un popolo colto e consapevole!

#tarocchi, #coppe, #acqua, #sogno, #surrealismo, #andrebreton

http://www.raiscuola.rai.it/articoli/andr%C3%A9-br%C3%A9ton-e-il-surrealismo/3243/default.aspx

domenica 21 settembre 2014

Asso di Coppe

La settimana passata avevo estratto l'Asso di Coppe.

Purtroppo, non ho scritto nulla al riguardo fino ad oggi, ma provo a dare comunque indicazioni sulla Carta e a provare a guardare alla settimana trascorsa pensando alle associazioni possibili con questo arcano.

Si tratta di un esercizio molto utile, in ogni caso, soprattutto per chi intenda lavorare con o  dedicarsi allo studio dei Tarocchi, mi riferisco al Diario dei Tarocchi.

Molti studiosi e praticanti dei Tarocchi, me compresa, infatti, estraggono una carta ogni giorno, facendo attenzione a come, in quella giornata, si manifestano l'energia e il simbolismo di quella carta per annotare, poi, alla sera, si annota ciò che si è registrato o imparato.

Veniamo al nostro Asso di Coppe.

Partiamo dall'Elemento Acqua, che coincide, appunto, con le Coppe.

L'Acqua, in astrologia corrisponde ai segni di Cancro, Scorpione e Pesci.

Coppe ed Acqua rappresentano le emozioni, i sentimenti, amora, le relazioni, la spiritualtà, la creatività e l'immaginazione.Rappresentano anche la nostra parte intuitiva e medianica.

Ovviamente si tratta di energie che possono essere vissute positivamente o negativamente dalla persona.

Per esempio, un artista è creativo, impiega in maniera fruttuosa la propria immaginazione; una persone particolarmente spirituale, o un veggente autentico, coltivano con disciplina e misura l'amore nel senso più pieno, elevandosi a livelli sopra dall'ordinario.

Dall'altra parte, una persona che è schiava della droga e dell'alcool, è prigioniero di un'immaginazione "malata" che impedisce un sano contatto con la realtà; un sentimento forte può essere contraddistino da un amore pieno e consapevole, in altri casi, può essere sintomatico di una dipendenza dannosa.

L'Asso, a sua volta, corrisponde al numero 1: potenzialità, inizi.

Così, l'Asso di Coppe è simbolo, intanto di tutta la potenzialità dell'Elemento Acqua: un amore potenziale, che sta nacendo, un percorso spirituale che si presenta sul nostro cammino, un progetto creativo che potrebbe portarci a sviluppare e ad esercitare in maniera proficua la nostra immaginazione.

Con l'Asso di Coppe, siamo invitate ad aprire il nostro cuore e a "lasciar fluire" l'amore, l' immaginazione, la spiritualità che c'è in noi.

Potremmo essere chiamate a testare un nuovo amore, a cominciare una nuova amicizia, ad iniziare un percorso spirtuale, magari iniziando un corso di yoga, di meditazione o di reiki o tai chi chuan.

Potremmo iniziare a coltivare il nostro Diario dei Tarocchi (argomento sul quale tornerò nei prossimi giorni) e ad approfondire la nostra parte spirituale insieme a loro.

Potremmo anche, finalmente, deciderci ad iniziare a scrivere, a disegnare o a scolpire quell'opera d'arte che da tempo abbiamo dentro di noi e che ora è maturato ed è pronto per uscire fuori (lasciando "scorrere", in questo modo, proprio come l'acqua, la nostra arte al di fuori di noi, per condividerla con il resto del mondo).

Per quanto mi riguarda sul piano personale, direi che si è trattato di una vera e propria "settimana dell'acqua": stando a Viareggio ho potuto sperimentare l'acqua in tutte le sue forme, infatti, a parte un giorno in cui l'acqua si è presentata vistosamente dal cielo, ho potuto connettermi con questo elemento facendomi le nuotate più belle di tutta la stagione, con un mare, finalmente, sufficientemente calmo per farlo.

Oltre all'aspetto fisico vero e proprio, ho poi effettivamente ripreso un progetto creativo che mi sta a cuore.

Si sono infine  ripresentati, proprio in questa settimana, alcuni percorsi sulla ricerca intuitiva ed esoterica che da tempo avevo messo in un cassetto e che ora reclamano il loro spazio dopo una bellissima settimana trascorsa, di recente, in Val di Susa. Mi piacerebbe parlare, più in là anche di questo.


Se vi interessa approfondire il significato di questa carta, provate a dare uno sguardo al sito di Angelpaths: tornando alla ricerca esoterica, qui troverete anche qualche cenno all'Asso di Coppe come, tra l'altro, riferimento alla Coppa del Sacro Graal.

http://www.angelpaths.com/cups/cups1.html 

Qui, il link alla mia bacheca Pinterest sull'Asso di Coppe che verrà, come le altre, alimentata col tempo

http://it.pinterest.com/WitchViareggio/asso-di-coppeace-of-cups/

#tarocchi, #diariodeitarocchi, #coppe, #assodicoppe, #acqua, #esoterismo, #sacrograal

lunedì 8 settembre 2014

Luna Piena in Pesci e il 7 di Bastoni

Questa settimana si apre con la Luna Piena in Pesci.
Siamo dentro l'asse Vergine - Pesci e dunque: controllo, ordine, verglia, lavoro, efficienza, organizzazione, conscio (Vergine) contro l'esigenza di abbandonare il controllo, l'oceano infinito, stare al di fuori dalle ordinarie categorie di spazio e tempo, caos, sogno, incoscio (Pesci).

Ecco che,  in questo particolare periodo dell'anno in cui la Luna Piena cade in Pesci, opposta al Sole in Vergine, per arrivare ad ottenere il massimo ed il meglio di noi (Luna Piena), siamo chiamati a trovare il migliore equilibrio possibile tra l'esigenza di essere super organizzati, laboriosi ed efficienti e quella mantenere quella parte di noi dedicata alla dimensione spirituale, appartenente al mondo "non ordinario".

Il Sette di Bastoni, è una carta di "difesa" che, in questa settimana ci ricorda di "difendere" il nostro mondo dei sogni, le nostre esigenze più interiori e spirituali anche se ricominciamo a lavorare, se abbiamo ripreso a correre, a organizzare la nostra vita e spesso anche quella dei nostri cari, rischiando di essere "risucchiate", senza accorgercene, dalla routine

Proviamo a guidare noi, i nostri tempi, per quanto ci è possibile.
E anche quando, purtroppo, di tempo davvero non ce n'è molto, tentiamo, lo stesso, a ritagliarci un minuscolo spazio (magari anche solo quei due minuti alla mattina quando ci guardiamo allo specchio prima di uscire) per ricordarci di noi "intere", compresa quella parte di noi che continua ad esistere e ad avere massima importanza anche mentre siamo chiamate a correre, accompagnare figli a scuola, preparare da mangiare e a fare tutti i soliti tripli salti mortali che le donne sono ben abituate a trasformare in "vita ordinaria"

Magari riusciamo pure ad accorgerci che qualcuno di questi tripli salti mortali così necessario, in fondo, non è.

Impariamo a difenderci, a tutelarci, a prenderci cura di noi, per esempio, proprio "organizzando" (in onore alle richieste della Vergine) degli spazi in cui "nulla è organizzato" (in onore alla parte Pesci, inconscia e desiderosa di infinito, che ciascuna di noi ha).

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giovedì 4 settembre 2014

L'Imperatore Rovesciato e la Violenza sulle Donne

In questo periodo mi capita spesso di imbattermi nell'Imperatore Rovesciato. Spesso compare in letture fatte a donne.
L'Imperatore, normalmente, rappresenta l'ordine, l'organizzazione che contiene il caos, il potere ed il controllo gestiti in maniera efficiente e benefica.
Con l'Imperatore rovesciato il potere è usato male e può trasformarsi in abuso, in comportamenti aggressivi (fisicamente, verbalmente o psicologicamente), in violenza vera e propria.
Molte volte (non sempre), quando si tratta di una lettura per una donna, l'Imperatore rovesciato, purtroppo, segnala la presenza di una figura maschile e, sempre purtroppo, familiare
Stiamo parlando del padre, o del compagno. Alle volte, dietro ad una donna, c'è tutta una storia di figure maschili aggressive che si passano lo scettro l'un l'altro.
Fortunatamente, nel viaggio del Matto, nel percorso dei Tarocchi, ci sono diversi Arcani che ci offrono altro tipo di energie, con le quali lavorare per superare l'Imperatore Rovesciato.
Prima di tutto, ci si può rivolgere alla Sacerdotessa, perchè ci insegni a guardarci dentro, con pazienza, e lavorare con le proprie ombre: mirando a diventare consapevole di quello che si sta subendo o che si è subito. 

Inizieremo, con fatica, a reclamare le nostre ferite, che potremo ritrovare nel Tre di Spade.



Riemergendo dalle ombre, ci si potrà far guidare dalla Stella, la luce lontana che ci offrirà la direzione, la rotta verso una realtà migliore, dove potremo costruire una situazione ed una rete di relazioni umane sane e nutrienti. Durante il viaggio, potrebbe non essere facile vedere subito il punto di arrivo, ma la "stella polare" ci ricorderà in che direzione muoverci e da dove dobbiamo certamente allontanarci.   


Lasceremo che l'angelo guaritore della Temperanza curi le nostre ferite, rigenerandoci, e, al posto del Tre di Spade, inizieranno a comparire Tre Coppe, per rappresentare nuovi amici o un nuovo contesto di relazioni in cui troveremo tutto il conforto e il supporto che ci serve. 




Alla fine, dopo aver superato la nostra esperienza come vittima dell'Imperatore Rovesciato, saremo in grado di contrapporre al suo uso del controllo e del potere distorti, la Forza, raffigurata non a caso da una donna che con grazia e senza lotta tiene aperte le fauci di un Leone. 


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