Abbiamo appena passato l’equinozio d’autunno, entrando nel
segno della Bilancia.
Con l’equinozio (lo dice la parola stessa), le ore di luce della notte sono uguali a quelle del giorno.
La Bilancia, rappresenta proprio questo equilibrio, che
diventa vera e propria armonia sotto la guida di Venere.
Nei Tarocchi possiamo ritrovare questo simbolo nella carta
della Giustizia.
Nella particolare versione della Giustizia di Alexandra Genetti (Wheel of Change Tarot),
troviamo poi un’immagine che secondo me descrive proprio perfettamente la
Giustizia “armonica” e venusina associabile alla Bilancia, partendo dall’idea
dell’equilibrio tra i quattro elementi Terra, Acqua, Aria e Fuoco (in questo
caso, per Alexandra Genetti, il sole che splende, ovvero “the Sunshine”).
Detto questo, dobbiamo poi considerare anche che, nell’anno, gli equinozi sono due.
Mentre con l’equinozio di primavera la luce aumenta andando
incontro al solstizio d’estate (il giorno più lungo dell’anno), con l’equinozio di autunno le ore di luce
iniziano a diminuire fino a raggiungere il giorno più corto dell’anno, il solstizio di inverno.
Insomma, andiamo verso l’oscurità.
Non a caso in questo periodo si celebravano i Misteri
Eleusini, collegati al mito di Persefone.
Persefone era la figlia di Zeus e di Demetra, la dea dell’agricoltura
e della fertilità, a cui si devono i raccolti.
Persefone venne rapita da Plutone, il dio degli inferi e per
la disperazione, Demetra non fece più fiorire e raccogliere messi, provocando
un lungo, interminabile inverno.
Zeus andò a negoziare con Plutone e il risultato fu che
Persefone avrebbe trascorso sei mesi nel regno dell’oltretomba, con Plutone, e
sei mesi con la madre, che fece riprese a far fiorire le piante e a maturare il
grano in primavera ed estate, in presenza di Persefone. Da qui la nascita delle
stagioni.
Già tra i sumeri c’era un mito molto simile: quello della
discesa agli Inferi di Inanna.
E’ il ciclo vita (estate) – morte (autunno e inverno) –
rinascita (primavera)
Con l’equinozio d’autunno attraversiamo la porta che porta
nell’oltretomba, nel buio.
Il seme è sottoterra, non si vede ora, ma rifiorirà.
Accogliamo questa parte dell’anno che ci porta verso il
buio, scendiamo nel nostro regno sotterraneo, certe che rifioriremo in
primavera.
Scendiamo nel regno
della Sacerdotessa: la nostra parte più intuitiva e anche quella “misteriosa”,
che muove e incuba sotterraneamente, senza che sia visibile all’esterno.
Onoriamo il
bisogno di armonia della Bilancia, accettando, insieme alla luce, le ombre e la
nostra parte sotterranea.
Andiamo a scoprirla, con amore e delicatezza.
Curiamo il
nostro inverno.
Per saperne
di più sull'equinozio d'autunno, noto anche come Mabon, vi suggerisco un
passaggio sul bel sito "Le Strie"
http://www.strie.it/ruota_equiautunno.html
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