venerdì 26 settembre 2014

EQUINOZIO DI AUTUNNO, IL SEGNO DELLA BILANCIA, L’ARCANO DELLA GIUSTIZIA E LA DISCESA



Abbiamo appena passato l’equinozio d’autunno, entrando nel segno della Bilancia.

Con l’equinozio (lo dice la parola stessa), le ore di luce della notte sono uguali a quelle del giorno.

La Bilancia, rappresenta proprio questo equilibrio, che diventa vera e propria armonia sotto la guida di Venere.

Nei Tarocchi possiamo ritrovare questo simbolo nella carta della Giustizia.

Nella particolare versione della Giustizia  di Alexandra Genetti (Wheel of Change Tarot), troviamo poi un’immagine che secondo me descrive proprio perfettamente la Giustizia “armonica” e venusina associabile alla Bilancia, partendo dall’idea dell’equilibrio tra i quattro elementi Terra, Acqua, Aria e Fuoco (in questo caso, per Alexandra Genetti, il sole che splende, ovvero “the Sunshine”).


Detto questo,  dobbiamo poi considerare anche che, nell’anno,  gli equinozi sono due.

Mentre con l’equinozio di primavera la luce aumenta andando incontro al solstizio d’estate (il giorno più lungo dell’anno),  con l’equinozio di autunno le ore di luce iniziano a diminuire fino a raggiungere il giorno più corto dell’anno, il solstizio di inverno.
Insomma, andiamo verso l’oscurità.
 Non a caso in questo periodo si celebravano i Misteri Eleusini, collegati al mito di Persefone.
Persefone era la figlia di Zeus e di Demetra, la dea dell’agricoltura e della fertilità, a cui si devono i raccolti.
Persefone venne rapita da Plutone, il dio degli inferi e per la disperazione, Demetra non fece più fiorire e raccogliere messi, provocando un lungo, interminabile inverno.
Zeus andò a negoziare con Plutone e il risultato fu che Persefone avrebbe trascorso sei mesi nel regno dell’oltretomba, con Plutone, e sei mesi con la madre, che fece riprese a far fiorire le piante e a maturare il grano in primavera ed estate, in presenza di Persefone. Da qui la nascita delle stagioni.
Già tra i sumeri c’era un mito molto simile: quello della discesa agli Inferi di Inanna.
E’ il ciclo vita (estate) – morte (autunno e inverno) – rinascita (primavera)
Con l’equinozio d’autunno attraversiamo la porta che porta nell’oltretomba, nel buio.
Il seme è sottoterra, non si vede ora, ma rifiorirà.
Accogliamo questa parte dell’anno che ci porta verso il buio, scendiamo nel nostro regno sotterraneo, certe che rifioriremo in primavera.
Scendiamo nel regno della Sacerdotessa: la nostra parte più intuitiva e anche quella “misteriosa”, che muove e incuba sotterraneamente, senza che sia visibile all’esterno. 


Onoriamo il bisogno di armonia della Bilancia, accettando, insieme alla luce, le ombre e la nostra parte sotterranea. 
Andiamo a scoprirla, con amore e delicatezza.
Curiamo il nostro inverno.

Per saperne di più sull'equinozio d'autunno, noto anche come  Mabon, vi suggerisco un passaggio sul bel sito "Le Strie"

http://www.strie.it/ruota_equiautunno.html 

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