lunedì 10 novembre 2014

LUNA PIENA E DUE DI BASTONI ROVESCIATO



Questa settimana si apre con la Luna Piena.

Ho estratto il 2 di Bastoni rovesciato.

In diversi mazzi di tarocchi il 2 di Bastoni ricorda un portale: solitamente c’è una figura (un uomo e raramente una donna) tra due bastoni (che sappiamo simboleggiare il fuoco e dunque creatività e passione) che guardano avanti, spesso con una sfera in mano (“con il mondo in mano”).

Si tratta di un’immagine che ci fa pensare alla proiezione di un nostro desiderio o impresa, al suo lancio, con lo sguardo avanti di chi sa di avere il mondo in mano.

Come interpretare la carta rovesciata?

In questo caso, assocerei l’immagine del “portale rovesciato” all’ingresso nella seconda metà della fase lunare, in cui si entra dopo la Luna piena.

Se la Luna crescente è il momento di seminare, lanciare imprese verso l’esterno, la Luna calante segna il momento della raccolta, del riposo, scandisce il tempo in cui la parte interiore e sotterranea dovrebbe prevalere.

Ecco il nostro portale che ci introduce nella Luna calante in Scorpione.

Continuiamo la nostra discesa verso il giorno più corto dell’anno.

Continuiamo il lavoro di profondità iniziato vicino a Samhain: quali sono i pesi che ci portiamo dietro? Quali di questi sono stati “ereditati” dalla storia della nostra famiglia? Come possiamo lasciare ai morti ciò che non ci appartiene o non ci serve più, per proseguire il nostro percorso più personale? Per seguire in maniera sempre più libera e autentica le nostre passioni, la nostra “vocazione” e realizzare il nostro unico scopo esprimendo i nostri unici talenti?

Ispirato agli articoli di James Wells su Samhain http://jameswells.wordpress.com/
e al libro “Tarot Reversals” di Mary k. Greer (Llewellyn Publications).


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#tarocchi, #Viareggio, #LunaPiena, #Lunacalante

venerdì 31 ottobre 2014

SAMHAIN E IL 10 DI DENARI


Tra le antichissime (ed europeissime) ricorrenze celtiche, Samhain è quella con cui si onoravano i morti e tutti coloro che erano vissuti prima di noi, perché si riteneva (come ancora si ritiene, da parte di molti) che proprio in questo giorno dell’anno ciò che divide il regno dei vivi e il regno dei morti si riduca ad un sottilissimo velo.

Ho pensato quale Arcano avrebbe potuto esprimere i simboli di Samhain: scelgo il 10 di Denari.

Soprattutto quello dei Tarocchi Rider Waite.

Il 10 di Denari rimanda a due concetti entrambi molto presenti in Samhain: 
 1.  il tener vivo grazie al nostro ricordo e il pensiero affettuoso i nostri morti e tutti quelli che sono vissuti prima di noi a cui comunque dobbiamo un’eredità che ci hanno lasciato,
 2.   l’invito ad essere consapevoli della magia che pervade il nostro quotidiano.

      Il 10 di Denari, come ci spiega benissimo Rachel Pollack in "78 Degrees of Wisdom", rappresenta un portale verso l’esperienza dello straordinario nella quotidianità.

      Nella carta si vedono vari elementi e generazioni di una famiglia: l’anziano, le persone adulte, il bambino.

      Si parla di un contesto di solidità e di benessere di cui gli attori – tranne l’anziano, che osserva da lontano – non sembrano essere consapevoli, affannati, invece, da questioni correnti.

      Quante volte diamo quello che abbiamo per scontato e non siamo abbastanza consapevoli di quel che ci è voluto a costruirlo, anche con il lavoro e il sacrificio di generazioni precedenti?

      Quante volte diamo per scontate tutte le leggi che regolano il nostro corpo, la fisica, l’universo e che magicamente si incastrano per formare il mondo vivente di cui facciamo parte?

      Quanto spesso riflettiamo su come la nostra vita sia un miracolo?

      Sotto Samhain, potremmo meditare con il 10 di Denari:

     - individuando e rendendo omaggio a tutte le eredità che abbiamo ricevuto e a chi le ha generate (si potrebbe, per esempio, fare una lista di tutte le cose che sono nella nostra vita e per le quali siamo grati, insieme ad una lista di tutte le persone che sono vissute prima di noi a cui sentiamo di voler rendere omaggio e che ci hanno lasciato in eredità le cose per cui ora siamo grati);

      - provando ad essere più consapevoli della magia che, a ben guardare, pervade tutta la nostra quotidianità (fermiamoci ad osservare alcune cose della nostra vita quotidiana e a riscoprire quali miracoli, in realtà, esse esprimono);

      - ringraziando per tutto ciò che abbiamo e ricordandoci di dare un po’ meno per scontate le comodità della nostra vita.




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#tarocchi, #viareggio, #samhain

sabato 11 ottobre 2014

Settimana di Luna Piena verso Samhain e il 5 di Coppe: la Discesa continua



Nella settimana appena trascorsa c’è stata la Luna piena: ora la luna è nella sua fase calante e ci stiamo portando verso il segno dello Scorpione e  Samhain, il 31 ottobre, ai più, purtroppo noto come una delle tante forme banalizzate ed annacquate di Halloween.
E invece, Samhain rappresenta una delle date più importanti dell’anno.
Avrò modo, nei prossimi giorni, per scriverne.
Continua la Discesa, dunque, verso la parte più oscura e misteriosa dell’anno e anche noi possiamo continuare ad “allinearci” alla Ruota dell'anno, al ciclo della natura, per familiarizzare sempre più con le nostre parti più nascoste e misteriose.
Per riflettere su questa settimana ho estratto il 5 di Coppe.
Intanto, registro come questa carta si presenti in continuità con quelle delle settimane precedenti, ovvero il 4 di Coppe e l'Asso di Coppe, sottilineando come possiamo interpretare la Discesa soprattutto come un viaggio interiore.
 
Ora, a cosa mi fa pensare il 5 di Coppe abbinato al concetto di questa Discesa, che continua?
Mi fa pensare che tra le parti che noi teniamo più nascoste ci sono le ferite.
Se provate a vedere la rappresentazione di questa carta nel mazzo Raider Waite, vedrete che c’è una persona che piange davanti a tre coppe rovesciate davanti a sé e che, mentre piange, non si accorge di altre due coppe che, invece, sono rimaste in piedi.
Il 5 di Coppe, in questa settimana di Luna Piena e di Discesa, ci invita ad affrontare le nostre ferite e le nostre perdite (poi vi dirò come tutto questo si ponga in maniera assolutamente coerente con l’avvicinarsi di Samhain!).
Ci insegna anche ad imparare da ciò che in passato è andato storto, facendo esperienza ed imparando dai propri errori, maturando quella consapevolezza che ci serve per rialzare lo sguardo e continuare o ricominciare a costruire, per accorgerci anche noi di quelle due coppe che sono rimaste in piedi.
Con quali ferite, con quali perdite abbiamo bisogno di fare i conti?
Quali errori abbiamo bisogno di “integrare” nella nostra storia personale?



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lunedì 29 settembre 2014

ANCORA SULLA DISCESA: IL 4 DI COPPE ROVESCIATO E LE DONNE CHE CORRONO COI LUPI



Carta della Settimana: 4 di Coppe rovesciato

Restiamo nel regno delle Coppe/Acqua 
http://witchinviareggio.blogspot.it/2014/09/asso-di-coppe.html 
Questa carta mi dà il modo di approfondire il significato della Discesa iniziata attraversando l’Equinozio d’autunno

Personalmente, sto iniziando la discesa verso la parte oscura dell’anno  accompagnata da tutta la dolcezza della venusiana Bilancia, in queste splendide giornate di settembre (almeno qui a Viareggio).

Così, mi sto accostando al regno sotterraneo e, meglio ancora, subacqueo, della Sacerdotessa (che tiene i piedi nel Regno dell’Acqua, dove sono custoditi i suoi poteri e i suoi misteri) con delle lunghissime e rilassanti nuotate in un’acqua resa tiepida dall’estate, sotto un sole che non aggredisce più.

Come ho già annotato altre volte, la Sacerdotessa rappresenta la parte “nascosta”, la sapienza femminile intuitiva, la fase di germinazione e di incubazione che non si vede, che opera quasi “misteriosamente” (soprattutto dal punto di vista di una cultura prevalentemente maschile), lascia germogliare la vita nel proprio grembo, sotto la terra, in armonia con il ciclo Vita-Morte-Vita delle stagioni e delle fasi lunari. La Sacerdotessa è anche la donna che ha vissuto mille e mille anni e raccoglie tutta la saggezza di tutte le donne del mondo.

Tra le facoltà della Sacerdotessa l’elemento Coppe/Acqua sottolinea le facoltà dell’immaginazione, della creatività dell’intuizione, della capacità di accogliere, anche passivamente (l’elemento Yin nella cultura cinese).

Il numero 4 rappresenta la solidità, la stabilità e la fermezza.

Potete ben capire che, con il 4 di Coppe, il tentativo di “fermare l’Acqua” può essere uno dei meno riusciti: l’acqua, quando si ferma, quasi sempre, ristagna.

Così, il 4 di Coppe spesso può rappresentare una fase in cui l’immaginazione “gira a vuoto” o, peggio ancora, può simboleggiare l’apatia o la depressione.

Dirò di più. Spesso le donne cadono in depressione quando non riescono ad esprimere la loro parte istintiva e, in generale, la facoltà tipiche della Sacerdotessa che ben può ritrovarsi nell’archetipo della Donna Selvaggia di cui parla, incantandoci Clarissa Pinkola Estés, in quella meraviglia di libro che è “Donne che corrono coi lupi”.

E’ l’archetipo della natura saggia e sapiente delle donna, che ci fa tenere l’istinto ben attivato (quello che ci salva la vita, ci fa riconoscere chi ci tratta bene e chi male e ci mette  in guardia contro i  pericoli incipienti).

Come spiega Pinkola Estés, “quando perdiamo contatto con la psiche istintiva, viviamo in uno stato prossimo alla distruzione;  a immagini e poteri naturali per il femminino non è consentito il pieno sviluppo. Quando una donna è staccata dalla sua parte essenziale, risulta sterilizzata, e i suoi istinti e i suoi cicli naturali di vita vanno perduti, soggiogati dalla cultura, o dall’intelletto o dall’io, proprio o altrui”.

Inutile dire che il contesto sociale e culturale in cui viviamo non favorisce certo il rispetto e lo sviluppo della parte più vitale e istintiva delle donna.

Ora, ci sono buone notizie.

Come ci insegna Pinkola Estés, possiamo rigenerare la Sacerdotessa che è in noi e il suo istinto, per vivere finalmente una vita piena, in armonia con i nostri cicli.

Come? Andando a visitare la Donna Selvaggia/ Sacerdotessa, compiendo la Discesa, come Persefone, andando, finalmente, sottacqua a recuperare i nostri tesori, giù, in profondità.  Passando dal portale dell’Equinozio d’Autunno.

E ricordatevi che Plutone, il dio dell’Ade che rapì Persefone, era anche il dio della ricchezza: si torna sempre dal regno delle ombre con qualche dono prezioso!

Tornando al 4 di Coppe Rovesciato (dunque il significato della carta funziona al contrario o comunque in maniera anomala) il messaggio è chiaro:  è tempo di fare fluire la nostra Acqua, il nostro Yin, di muoverci anziché stagnare e di tuffarci nel regno subacqueo della Sacerdotessa per recuperare i nostri istinti e la nostra integrità.

Così in primavera riemergeremo portando fiori e frutti.

E’ la promessa di un’iniziazione benefica, di un viaggio interiore nella metà “oscura” dell’anno, per riemergere piene di potere e forti dei nostri istinti a primavera.

Ognuna di noi ha i suoi canali per raggiungere il mondo sotterraneo/subacqueo della Donna Selvaggia: può essere la cura con le fiabe di Clarissa Pinkola Estés, lo studio dei Tarocchi ed il lavoro con i loro simboli e archetipi,  la meditazione, il tai chi, la maglia, il canto, la danza, cucinare marmellate …

Ognuna sa, dentro di sé, qual è la strada che le può far risuonare meglio questo lato così antico e genuino, questo nucleo fondamentale del proprio potere.

Non facciamo, dunque ristagnare la nostra Acqua, affrontiamo la Discesa e andiamo incontro alla Donna Selvaggia!


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